La più famosa poesia di Edgar Allan Poe

Il corvo
“Il corvo”, illustrato da John Tenniel (1858)

“Il corvo” (The Raven) fu composta nel 1844, quando Poe, assieme alla moglie Virginia e alla zia Maria Clemm, si trasferì in campagna, nella fattoria della famiglia Brennan, fuori New York.

Probabilmente fu composta alla fine di quell’anno o al massimo all’inizio del 1845. I manoscritti della poesia “Il corvo” non esistono più.

Poe tentò di vendere la poesia al suo amico George Rex Graham per farla pubblicare sul «Graham’s Magazine», che la rifiutò, criticandola, pentendosene poi in futuro.

La poesia fu poi acquistata per 10 o 15 dollari da George Hooker Colton, editore e fondatore della neonata «American Review», che lo stampò nel secondo numero, nel febbraio 1845.

La perdita dei manoscritti della poesia “Il corvo”

Cullen B. Colton afferma che tutti i manoscritti degli articoli pubblicati sull’«American Review», eccetto quello di “Eulalie”, sono stati “persi o rubati”, aggiungendo inoltre che la perdita del manoscritto originale di “Raven” è forse la più grande nella letteratura americana.

L’unico manoscritto esistente

Esiste tuttavia una copia della poesia che Poe scrisse, nel settembre 1848, per conto dell’amico Eli Bowen (1826 – 1868), redattore del «Columbia Spy», da dedicare al dottor Samuel Adams Whitaker (1812-1868) di Phoenixville, Pennsylvania. Il manoscritto fa attualmente parte della Collezione Gimbel presso la Free Library di Philadelphia e è composto da 4 pagine.

Il manoscritto fu acquistato da Edith Denny Whitaker (1859-1940), moglie del figlio del dottor Whitaker, Joseph Clifford Whitaker (1852-1921), nel 1927.

Il corvo”
Facsimile del manoscritto della poesia “Il corvo”, settembre 1844

Perché la scelta del corvo?

Secondo John F. Adams, dell’Università di Washington, ci sono diverse ragioni per questa scelta: ai corvi si può insegnare a parlare, seguono gli eserciti il loro piumaggio scuro suggerisce malinconia e tristezza.

Ma ai corvi sono anche associate altre caratteristiche: sono considerati saggi e anche usati come messaggeri1.

Nella mitologia norrena Odino possedeva due corvi, Hugin e Mugin, che rappresentano la mente e la volontà, quindi simboli di intelligenza e potere. La mitologia classica ha Pallade come incarnazione della saggezza – che ritroviamo due volte nella poesia, la prima nella 7° stanza:

Perched upon a bust of Pallas just above my chamber door —

e infine nell’ultima, la 18°:

On the pallid bust of Pallas just above my chamber door;

Secondo Byrd Howell Granger dell’Università dell’Arizona, il corvo rappresenta una delle forme che il Diavolo assume occasionalmente per comodità – e chiarisce perché il giovane protagonista della poesia non vedrà mai più la sua perduta Lenore.

Fonti

  • Edgar Allan Poe Society of Baltimore, Edgar Allan Poe — “The Raven”
  • Ibidem, “MARGINALIA,” Poe Studies, December 1972, Vol. V
  • Ibidem, Edgar Allan Poe, “The Raven”, “Whittaker” Manuscript, September 1848

1 A questo proposito è opportuno segnalare che nella saga fantasy delle Cronache del ghiaccio e del fuoco di George R.R. Martin i corvi sono proprio usati come messaggeri.

Articoli sulla poesia “Il corvo” e traduzioni