Il Teatro Filosofico di Mondotre presenta:
Processo al Genio: Quattro imputati eccellenti.
Martedì 2 giugno 2009, ore 21, in occasione del bicentenario della nascita, al
Teatro San Salvatore, via Volto Santo 1, Bologna.
- Interpreti:
- Voce narrante: Matteo Mugnani
- Giudice: Ivo Germano
- Difesa: Vittorio Riguzzi
- Ospite: Carlo Monaco, nella parte del Pubblico Ministero
Una morte tragica, all’età di 40 anni, e una vita maledetta all’insegna del vagabondaggio e dell’alcolismo, tra amori vissuti con passione profonda e slanci esistenziali di un romanticismo noir senza compromessi.
Edgar Allan Poe rimane a tutt’oggi una delle figure della letteratura mondiale più oscure e amate, avvolta in un mistero che sembra rispecchiare perfettamente l’invenzione di un tipo di scrittura che influenzerà intere generazioni di artisti, dal romanzo alla musica, dalla pittura al cinema.
Il tribunale del Teatro Filosofico di Mondotre cercherà di tracciare i confini sottili tra la psicologia individuale e l’arte letteraria di Poe, cercando di comprenderne i meriti reali, l’ascesa a mito in un secolo di profondi cambiamenti, e il ruolo che la fortuna, o la sventura, ha avuto nella sua struggente vicenda personale e nel suo incedibile successo di scrittore visionario.
- MUSICHE: Enzo Balestrazzi, sassofoni, flauto traverso, clarino
- PROGETTAZIONE E REGIA: Vittorio Riguzzi
Con il contributo di
- Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
- Fondazione della Cassa di Risparmio di Bologna
Il Teatro Filosofico
Il “Teatro filosofico” Mondotre è una nuova forma di divulgazione della filosofia e di altre discipline del sapere, ideata dall’associazione culturale Mondotre di Bologna. In dieci anni di rappresentazioni in festival e teatri fra Bologna, Modena, Ferrara e Milano, il Teatro Filosofico ha acceso dibattiti, discusso opinioni e fatto emergere gli aspetti più controversi dei grandi protagonisti della cultura di ogni tempo, da Socrate a Nietzsche, da Dante a Cristoforo Colombo.
La formula del TF consiste in un dibattimento, nel contesto di un tribunale immaginario, tra i personaggi della voce narrante, del giudice istruttore, del pubblico ministero e dell’imputato che difende se stesso. I “relattori” in scena dispongono del più ampio margine di improvvisazione per la propria parte, in quanto, pur essendovi una traccia predefinita per lo svolgimento del processo, nessuno di essi conosce né gli argomenti utilizzati dagli altri né il modo in cui ciascuno intenderà esporli. In questo modo viene garantito un effetto di naturalità e di reale confronto polemico, vivace e nondimeno rigoroso. Per ogni rappresentazione sono previsti interventi musicali dal vivo e immagini videoproiettate attinenti all’autore trattato.
Mappa stradale per raggiungere il teatro
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