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Dallo scambio di lettere avvenuto fra la zia di Poe, Maria Clemm (madre di Virginia), e Neilson Poe, cugino di Edgar, si viene a sapere che il matrimonio fra Edgar e Virginia era stato già discusso (e forse pianificato). Edgar, tra l’altro, considerò il cugino Neilson il nemico più acerrimo che avesse al mondo, forse per non avergli dato alcuna assistenza.
Comunque, nell’estate del 1835, Neilson scrisse a Maria Clemm, offrendosi di tenerle entrambe presso di lui e fornire un’istruzione a Virginia. Disse anche di ritenere Virginia troppo giovane per sposare Edgar. Maria Clemm chiese consiglio su quell’offerta a Poe, che nel luglio 1835 si era trasferito a Richmond per lavorare come assistente redattore di White al «Southern Literary Messenger».
Le rivelazioni di Poe
Dalla lettera di risposta che Poe scrisse alla zia il 29 agosto 1835 si viene così a conoscere che Poe provava ben più di un semplice affetto per sua cugina, dal momento che parla chiaramente di un amore profondo sentito per Virginia:
I love, you know I love Virginia passionately devotedly. I cannot express in words the fervent devotion I feel towards my dear little cousin — my own darling.
La lettera mostra la sofferenza di Poe al pensiero di non rivedere più la cugina, se si fossero trasferite da Neilson:
It is useless to disguise the truth that when Virginia goes with N. P. that I shall never behold her again — that is absolutely sure.
Poe, nella lettera, disse alla zia di non aver consigli da darle al riguardo, eccetto il deciso invito a Virginia a non partire:
I am among strangers, and my wretchedness is more than I can bear. It is useless to expect advice from me — what can I say? Can I, in honour & in truth say — Virginia! do not go! — do not go where you can be comfortable & perhaps happy — and on the other hand can I calmly resign my — life itself.
Poe pensava a Virginia come alla sua futura moglie. Aveva preso una casetta in affitto e sperava di viverci con la zia e Virginia:
… the pride I would take in making you both comfor [table] & in calling her my wife.
Nella lettera Poe include un messaggio per la cugina:
My love, my own sweetest Sissy, my darling little wifey, think well before you break the heart of your cousin Eddy.
La conclusione della lettera è una preghiera alla zia per convincere Virginia a non accettare l’offerta di Neilson:
I shall be all anxiety & dread until I hear from you. Try and convince my dear Virg’a how devotedly I love her.
Il primo matrimonio di Poe con Virginia
Poe ottenne un periodo di licenza per il matrimonio, tornò quindi a Baltimora e il 22 settembre 1835 sposò Virginia Clemm. La cerimonia avvenne in segreto e fu celebrata alla Old Christ Church (ora demolita) dal reverendo John Johns, DD, in seguito vescovo episcopale protestante della Virginia.
Il giorno dopo Poe tornò a Richmond e non vide la piccola moglie per un anno, quando assieme alla madre si trasferì da Poe.
Questa notizia comunque non è data per certa al 100%. Harrison provò che non vi fu alcuna registrazione del matrimonio nei registri della St. Paul’s Church, dove furono conservati i registri della Old Christ Church.
Secondo Woodberry, invece, la notizia è vera, prendendo come fonte, nel 1909, l’opera di E.L. Didier (The Life and Poems of Edgar Allan Poe, New York, 1877), ma nel libro si fa solo menzione del matrimonio del 1836.
È anche impossibile che Poe non vide sua moglie per un anno, dal settembre 1835, poiché Virginia e Maria Clemm si trasferirono a Richmond nell’ottobre di quell’anno.
Nei registri matrimoniali di Baltimora si trova la licenza del 22 settembre 1835 di Poe per sposare Virginia.
Alcuni biografi sostengono che sia stata tutta una macchinazione di Maria Clemm, che ha agito affinché Edgar potesse sposare Virginia: Maria Clemm aveva una forte personalità e un grande ascendente su suo nipote. Avrebbe quindi immaginato la reazione di Poe alla notizia di un loro trasferimento da Neilson. Ed ecco che nel giro di un paio di mesi i due cugini erano sposati in segreto. In un momento più propizio sarebbe avvenuto il matrimonio pubblico.
Il matrimonio sfumato con Eliza White
Quando Poe giunse a Richmond la prima volta, White l’accolse nella sua casa e Poe si innamorò di sua figlia, la diciottenne Eliza. White, molto affezionato a Poe, era favorevole all’unione, ma diede il consenso a patto che Poe restasse perfettamente sobrio per un certo periodo di tempo. La notizia potrebbe esser giunta alle orecchie di Maria Clemm.
Si diceva al tempo che i due fossero fidanzati, anche se non comparivano mai insieme da nessuna parte. Una nipote di Eliza, da bambina, li vide ballare insieme a casa e divertirsi ballando. Poi la storia d’amore fu interrotta a causa della dissoluzione di Poe.
Il secondo matrimonio di Poe con Virginia
Thomas W. Cleland, di cui Poe era diventato amico, fu garante di Poe e gli assicurò i servizi del proprio pastore, il reverendo Amasa Converse, un noto ministro presbiteriano. Nella tarda sera del 16 maggio 1836 Cleland, Poe, Virginia e Maria Clemm lasciarono l’appartamento dei tre e si incamminarono lungo la strada principale fino all’angolo con la Settima, nell’abitazione di Converse.
Il matrimonio ebbe luogo nel salotto alla presenza della sua famiglia. Converse giudicò Maria Clemm “lucida, dignitosa e gradevole nel suo portamento” e la sposa “molto giovane”. Poe dovette giurare a Cleland che Virginia era “nella piena età di ventun anni”.
Il gruppo fece ritorno quindi a casa, dove Maria Clemm invitò le pensionanti a bere vino e mangiare torta, poiché c’era una festa di nozze.
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