La casa di Poe a Baltimora

Casa di Poe a Baltimora nel 1833

Questa piccola casa al 203 di Amity street (in origine il numero 3 di Amity) fu forse costruita intorno al 1830 per Charles Klassen. Verso la fine del 1832 o all’inizio del 1833, Maria Clemm (43enne) si trasferì in campagna dalla zona est di Baltimora.

La sua famiglia, oltre lei, includeva sua madre malata (Elizabeth Cairnes Poe, di 73 anni), sua figlia (Virginia Eliza Clemm, di 10 anni), suo nipote (Edgar Allan Poe, di 23) e forse suo figlio (Henry Clemm, di 14).

(Henry Clemm non deve essere confuso col padre di Poe, chiamato anche Henry, che morì nel 1831. Poco si sa di Henry Clemm, che forse si imbarcò nel 1836 e di cui non sembrano esserci altre informazioni. Secondo Amelia Poe, in una lettera del 1910 a John H. Ingram, Henry Clemm morì giovane e scapolo).

Maria Clemm affittò la casa principalmente col denaro della pensione governativa di sua madre, assegnatale come riconoscimento per l’eccellente servizio del Maggiore David Poe Sr. durante la Guerra di Rivoluzione. (David Poe fu il Quartermaster General per la città di Baltimora).

Casa di Poe a Baltimora nel 1980

Edgar A. Poe lasciò questa casa nell’agosto o nel settembre del 1835, trasferendosi a Richmond, in Virginia, per curare il Southern Literary Messenger.

Più o meno nello stesso periodo, Elizabeth Cairnes Poe morì e la sua pensione terminò. Maria fu presto impossibilitata a pagare l’affitto e non le restò altra scelta che trasferirsi.

Il cugino di Edgar, Neilson Poe, che visse a Baltimora e sposò la sorellastra di Virginia, si offrì di prendere insieme Virginia e Maria. Edgar, temendo di perdere la sua piccola famiglia, propose a Virginia di sposarlo in una commovente lettera (29 agosto 1835, Ostrom, Letters, pp. 69-71).

Ella accettò e il 7 ottobre 1835 Virginia e Maria si trasferirono con Poe a Richmond. Questa costruzione fu salvata dalla demolizione nel 1941 dalla Edgar Allan Poe Society di Baltimora.

Descrizione della casa

La casa è una piccola villa bifamiliare di due piani e mezzo.

  • Primo piano: salotto (davanti) e cucina (nel retro).
  • Secondo piano: due camere da letto.
  • Piano superiore: una camera da letto (attribuita dalla maggior parte dei biografi alla camera di Poe, anche se altri credono che egli usasse la camera nel retro e che Virginia usasse la piccola camera nell’attico).

Le scale dei due piani sono molto strette e a chiocciola, specialmente quelle che portano all’attico. In alcuni punti, dopo che ci abitò Poe, il retro della costruzione fu ampliato di circa 4 piedi. Questa estensione resta, anche se le dimensioni originali possono essere viste nelle assi. Tutti i muri interni e il soffitto sono intonacati, forse imbiancati durante la permanenza di Poe.

(Ora muri, soffitto e mensole sono dipinti di bianco sporco e tutti gli elementi di legno di marrone). Le camere hanno una irregolare pavimentazione di assi, coperte da una doppia moquette. Porte, battiscopa, mensole e rifiniture sono di legno. Ci sono tre camini nella casa, due al primo piano (cucina e salotto) e uno al secondo (camera sul davanti). I camini nel salotto e nella camera condividono lo stesso comignolo. Tutti i camini sono rivestiti di mattoni ed hanno focolari di mattoni.

Mostre

La casa stessa rappresenta il primo “articolo” della mostra. Inoltre vengono esposti alcuni oggetti appartenuti a Poe, inclusi una cristalliera e una porcellana di John Allan (padre adottivo di Poe), un telescopio usato a quanto pare da Poe, un sestante di Poe, un tavolino da viaggio presumibilmente usato all’Università della Virginia ed una riproduzione a colori dell’unico ritratto conosciuto di sua moglie Virginia, fatto alla sua morte nel 1847.

Una serie di illustrazioni di Gustave Doré del 1884 per Il Corvo sono presentate al secondo piano. Una serie di filmati ed altre mostre relative alla vita di Poe come autore e alla sua morte (comprese parecchie bottiglie di cognac lasciate nel corso degli anni sulla tomba di Poe dal misterioso “Poe Toaster” (colui che brinda a Poe) e una stampa contemporanea del tristemente famoso necrologio scritto da Griswold, dell’edizione del Dollar Newspaper di Filadelfia del 24 ottobre del 1849). Sono anche esposti alcuni mobili di quel periodo, sebbene non appartenuti a Poe, principalmente nell’attico.

Orari delle visite

  • Da aprile a novembre: dal mercoledì alla domenica dalle 3,30 pomeridiane.
  • Da metà dicembre all’inizio di marzo: chiusura stagionale, e per eseguire riparazioni e manutenzione.

L’ingresso è a pagamento.

Tel. (410) 396-7932.

La casa è sotto la cura della Commissione per la città di Baltimora per la Historical and Architectural Preservation (CHAP).

Nota: gli orari possono cambiare a causa di visite scolastiche, visite prenotate e restrizioni dello staff. E’ necessario sempre chiamare per ottenere informazioni su eventuali cambiamenti.

La casa di Poe a Baltimora


Libera traduzione dal sito della Edgar Allan Poe Society di Baltimora.

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Scrivo testi per il web e correggo bozze di manoscritti. Scrivo anche sul mio blog «Penna blu» e sull’aerosito ufficiale di F.T. Marinetti.

3 Commenti

  1. Sono davvero curioso di poter leggere l’intero necrologio del viscido Rufus Griswold. Questo lurido vermiciattolo che ha tanto invidiato Poe in vita fino a gettare veleno perfino di fronte alla morte del divino poeta. Nel calunnioso necrologio, Griswold scriveva:-Edgar Poe è morto… questa notizia sorprenderà molti, ma pochi ne rimarranno addolorati- A quanto pare si sbagliava di grosso…
    Ciao

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  1. La casa di Poe a Baltimora danneggiata e derubata

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