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Poe iniziò ad avere problemi con la legge – la legge militare, in quel caso – il 28 gennaio 1831, quando dovette comparire davanti alla corte marziale per “Grossa negligenza del dovere” e “Disobbedienza agli ordini”.
Fra il luglio e il dicembre di quell’anno registrò un numero impressionante di trasgressioni: 44 reati e 106 demeriti. Solo a gennaio ne commise ben 66.
Poe in prigione per debiti?
Sono stato arrestato undici giorni fa per un debito che non credevo di dover mai pagare, e che mi ero addossato per mio fratello [e] per me circa due anni or sono1.
Lettera a John Allan del 18 novembre 1831.
Poe, da Baltimora, chiese al padre adottivo la somma di 80 dollari. Non esistono comunque documenti che attestino un arresto di Poe per debiti e si ignora quale sia quel debito di cui parla. Poe chiese ancora denaro ad Allan nelle lettere del 15 e del 29 dicembre.
Poe in prigione per ubriachezza
Sono stato portato in carcere una volta da quando sono venuto qui per ubriachezza: ma quella volta non ero ubriaco. Fu per Virginia2.
Lettera a Maria Clemm del 7 luglio 1849
Secondo alcune fonti, il 1 ° luglio 1849, a Filadelfia, Poe si ubriacò, ebbe allucinazioni e tentò il suicidio. Fu arrestato per ubriachezza pubblica e incarcerato per una notte nella prigione di Moyamensing tra la Decima e la Reed Street.
A detta di John Sartian, incisore e proprietario del «Sartain’s Union Magazine», quando il sindaco di Filadelfia Charles Gilpin, la mattina seguente, vide Poe, lo riconobbe come “Poe, il poeta” e lo lasciò andare senza addebitargli alcuna multa.
John Sartain, che fu un collega di Poe quando questi era un editore al «Burton’s Gentleman’s Magazine» e poi al «Graham’s Magazine», si prese cura di Poe al suo rilascio, accudendolo in casa propria, in Sansom Street, per dieci giorni, durante i quali Poe fu in preda a delirio e allucinazioni dovuti all’abuso di alcol.
Sartain fu il primo a pubblicare la poesia di Poe “The Bells”, che apparve nel dicembre 1849 sul «Sartain’s Union Magazine».
Da Sartain accadde uno strano episodio. Poe gli confidò di aver bisogno di protezione, perché era seguito da due uomini che erano sul treno per New York e stavano complottando per ucciderlo, per un “guaio con le donne”. Poe chiese quindi un rasoio per radersi i baffi, ma alla fine glieli tagliò Sartain con le forbici.
Poe fu davvero incarcerato a Moyamensing?
Una ricerca nei registri della prigione di Moyamensing non ha prodotto alcuna prova che Poe fosse stato detenuto lì.
Secondo un’altra versione, Poe disse a Sartain di esser stato incarcerato nella prigione di Moyamensing perché sospettato di aver tentato di far passare una banconota falsa da cinquanta dollari. Ma presto Poe disse che “l’intera faccenda era stata un’illusione e uno spavento creato dalla sua eccitata immaginazione”.
Nel racconto di Sartain, avvenuto quarant’anni più tardi, ci sono diverse inesattezze. Anche l’episodio dei baffi, poiché poco dopo Poe li aveva, a Richmond.
È quindi molto probabile, se non possiamo azzardarci a darlo per certo, che Edgar Allan Poe non finì mai in prigione.
Fonti
- Mryan, “Edgar Allan Poe’s military career? Nevermore!”, 28 gennaio 2011, Pieces of History, National Archives.
- Rob Velella, “Poe gets arrested… maybe”, 16 novembre 2009, The Edgar A. Poe Calendar.
- “Edgar Allan Poe: 1849 – Philadelphia, Pennsylvania and Richmond, Virginia”, University of Pennsylvania, 2007.
- Edgar Allan Poe — “The Bells”, Edgar Allan Poe Society of Baltimore.
- Rob Velella, “Poe, Prison, Pursuers, and a Shaved Moustache”, 2 luglio 2009, The Edgar A. Poe Calendar.
- John Ward Ostrom, “Letters: Chapter XI,” The Letters of Edgar Allan Poe — Vol. II: 1846-1849 (1966), p. 452, in Edgar Allan Poe Society of Baltimore.
- Arthur Hobson Quinn, “Chapter 19,” Edgar Allan Poe: A Critical Biography (1941), p. 617, in Edgar Allan Poe Society of Baltimore.
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1 Edgar Allan Poe, Epistolario, Longanesi, 1955, p. 87.
2 Ibidem, p. 394.
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