Autore e sceneggiatore di fumetti
Lorenzo Coltellacci, nato e cresciuto a Roma, classe 1992. Lavora nella comunicazione digitale e la sua più grande passione è la scrittura. Dopo un romanzo e diversi racconti pubblicati (Leucotea edizioni, Delos Books…), dal 2014 è approdato al fumetto come sceneggiatore.
Nel 2015 esce il suo manuale tecnico-ironico KAMASMART per Magic Press, divenuto un piccolo caso virale. Ha collaborato con diverse etichette indipendenti, creandone una propria (Coltello Comics) e nel 2020 è uscita la sua prima graphic novel per Tunué.
Come è nata la tua passione per Poe?
La mia passione per Poe nacque negli anni del liceo. Una professoressa ci disse di leggere un libro classico a piacere e (non ricordo se su suggerimento o se per volere del destino) la mia scelta ricadde su Le avventure di Gordon Pym. Fu amore a prima vista.
Perché si continua ancora a leggere Poe?
Si continua a leggere Poe perché i suoi racconti non sono invecchiati di un giorno. La sua abilità è stata quella di descrivere ansie, paure, angosce e sensazioni che sono immutabili nel tempo e che ancora oggi arrivano dirette e pungenti come fossero state scritte ieri.
I suoi personaggi, le sue ambientazioni e in generale le sue parole, sono una macchia indelebile nella storia e nella letteratura mondiale.
3 opere di Poe che ti sono rimaste impresse
Le sue 3 opere che più mi hanno formato – perché hanno avuto un impatto su di me che va ben oltre il mero intrattenimento – sono sicuramente i due racconti “La maschera della Morte Rossa”, “L’appuntamento” e la poesia “Il Corvo”.