Forse non tutti conoscono ancora la storia del Poe Toaster, l’uomo che, a ogni compleanno di Poe, lasciava sulla sua tomba una bottiglia di cognac e 3 rose rosse. Nel 2010 il misterioso personaggio saltò il suo appuntamento.
Ma ora è tornato. In occasione del 207° compleanno del poeta è stato annunciato il suo ritorno. Per far rivivere questa vecchia tradizione la Maryland Historical Society, insieme ad altre organizzazioni come Poe Baltimore, Westminster Hall and Burying Ground e lo spettacolo teatrale “The Mesmeric Revelations! Of Edgar Allan Poe”, ha indetto una gara nazionale per trovare un degno erede del Poe Toaster. Le selezioni sono iniziate nel novembre 2015.
La prima apparizione del nuovo Poe Toaster c’è stata a gennaio dello scorso anno, ma sempre in forma anonima, come vuole la tradizione. Il nuovo toaster ha suonato Saint-Saëns’ Danse Macabre al violino, bevuto un sorso di cognac e lasciato 3 rose sulla tomba di Poe al Westminster Hall and Burying Ground.
Mi domando quanto sia rimasto della vecchia tradizione, soppiantata da questa scenata turistica che ha perduto per sempre il mistero, il fascino e il significato di quell’evento. Nessuno era mai riuscito a vedere il Poe Toaster all’opera, e adesso egli si esibisce di giorno e per i turisti.
Forse bisognava rispettare la decisione del reale toaster e lasciar morire quella tradizione. Domani, 19 gennaio 2017, ricorre il 208° anniversario della nascita di Poe e a noi piace commemorarlo nell’unico modo possibile: leggendo una sua poesia, magari “Il corvo”, o uno dei suoi indimenticabili racconti, come “Il gatto nero”, “Berenice” o “Il crollo della Casa degli Usher”.
L’unico modo per far rivivere la leggenda di Poe è continuare a leggere e diffondere le sue opere.
Fonte dell’evento: «The Baltimore Sun».
Citando Top Dollar: “L’idea è diventata istituzione”… 🙁
Bah, non era meglio l’evento spontaneo e veramente anonimo di prima?
Ciao Daniele, sicuramente, la suggestione che creava, il primo Poe Toaster, non si ripeterà.
Ciao Mirko, no, infatti. Prima aveva un senso, c’era mistero. Ora hanno creato tutto a tavolino.