Poe and the Devil

Un fumetto di Ernesto Carbonetti

Che le opere di un autore come Poe si prestino alle più stravaganti e bizzarre interpretazioni è un fatto assodato: cinema e fumetto specialmente, ma anche narrativa, hanno rivisitato racconti e poesie del poeta di Boston, attingendo anche alla sua breve, intensa quanto drammatica esistenza.

Poe and the Devil – romanzo a fumetti, ultima opera letteraria dedicata a Poe – non poteva trovare altra collocazione se non nella casa editrice Weird Book: weird – strano, bizzarro, misterioso – è infatti un attributo che calza a pennello a molte delle opere di Poe.

Il diavolo – il male – in Poe

Poe and the DevilLa figura del male, che nel Cristianesimo è associata alla figura del diavolo, è ben presente nel corpus letterario di Poe: omicidi, torture, follia, premature sepolture, morte, decadimento, distruzione.

Poe ha incontrato il diavolo troppo presto nella sua vita: orfano fin dall’età di due anni, una vita travagliata, colma di incomprensioni, di indigenza.

Il diavolo ricorre nelle opere di Poe. Due racconti su tutti lo vedono come protagonista: “Il diavolo nel campanile” (“The Devil in the Belfry”, «Saturday Chronicle and Mirror of the Times», 1839) e “Mai scommettere la testa col diavolo” (“Never Bet the Devil Your Head”, «Graham’s Magazine», settembre 1841).

Ma lo troviamo anche nel racconto “Il duca de l’Omelette” (“The Duc de L’Omelette”«Philadelphia Saturday Courier», 3 marzo 1832) e in “Bon-Bon” (“Bon-Bon”, «Philadelphia Saturday Courier», 1 dicembre 1832).

Intervista a Ernesto Carbonetti

D. Quali racconti di Poe hanno ispirato la sua opera a fumetti?

R. Credo, su tutti, “Il diavolo nel campanile”, per le atmosfere soprattutto. Si tratta di un racconto che puoi “vedere”, talmente è realizzato in modo magnifico.

Quel mood si è sedimentato nel mio immaginario anni fa e, col tempo, ho trovato il modo di restituirlo in forma di fumetto, spero di esserci riuscito.

D. Quanto c’è di biografico nell’opera? Ci sono elementi propri della vita di Poe?

R. Di biografico ci sono le ipotesi sulla sua morte, se così si può dire, nel senso che ancora oggi, studiandone il cadavere, non si è giunti ad una conclusione circa le cause. Io ho preso quelle congetture e ne ho fatto il perno del racconto, come se il diavolo le usasse per prendersi gioco del povero Poe.

Si passa dall’immaginare un coma etilico a una morte per un morso di un cane, c’è davvero di tutto, perfino l’essere stato “ingannato” con l’alcol e portato a votare in varie sedi elettorali sempre per lo stesso candidato.

D. Poe a fumetti: quanto ritiene difficoltoso trasporre le opere del poeta di Boston in fumetto?

R. Come si evince da quanto detto, si tratta di una “trasposizione” dell’uomo, delle sue vicende personali, non del letterato, pur se di citazioni ce ne sono riguardo soprattutto le poesie. A mio parere c’era una completa simbiosi tra Poe e i suoi scritti, uno dei pochi casi in cui si fondono l’essere umano e il mito.

D. Quale racconto o poesia di Poe l’ha colpita maggiormente?

R. Mi piace l’analisi lucida del dolore ne “Il corvo”, l’ambiguità che attanaglia l’uomo tra il voler ricordare e il voler dimenticare, un piacevole dilemma e allo stesso tempo distruttivo.

Dal punto di vista delle immagini che mi suscita, potrei metterlo al pari di buona parte delle sue opere, che potrei definire, a mio gusto, “fumettistiche”.

D. Il diavolo compare in due racconti satirici di Poe: “Il diavolo nel campanile” (“The Devil in the Belfry”, 1839) e “Mai scommettere la testa col diavolo” (“Never Bet the Devil Your Head”, 1841). Che cosa rappresenta il diavolo nel suo fumetto?

R. Sicuramente l’impossibilità dell’uomo di poter piegare il destino alle proprie necessità, la presa di coscienza della dura realtà delle cose, lo shock di come stanno veramente le cose.

Nella storia il diavolo si prende gioco del protagonista, come dicevo, esattamente come a volte, nella vita, ci si culla sopra le illusioni per poi scoprirne la fragilità.

La storia

Baltimora, USA, 1849. Edgar Allan Poe è ricoverato al Church Home Infirmary, in coma per motivi sconosciuti. Dopo una delirante esperienza extracorporea, in quella che sembra una dimensione puramente onirica, si ritrova al cospetto del Diavolo.

La mente del poeta è avvolta dalle ombre: non ha ricordi e la strada per conoscere la verità è lastricata di dolore. Poe affronta il cammino che il Diavolo ha scelto per lui, in promessa di una risposta, ma quando il black out comincia a diradarsi, insieme arriva la verità che cambierà per sempre l’esistenza dell’uomo.

Le immagini

Estremi del libro

  • Poe and the Devil
  • Weird Book
  • 4 Marzo 2023
  • 112 pagine
  • 17,90 €
Daniele Imperi 679 Articoli
Scrivo testi per il web e correggo bozze di manoscritti. Scrivo anche sul mio blog «Penna blu» e sull’aerosito ufficiale di F.T. Marinetti.

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