Un racconto godibile e a tratti divertente, sul tema dell’alcol e dei suoi effetti. Basato su una serie di coincidenze e narrato il prima persona, in questa storia Poe porta all’eccesso il bizzarro, appunto. E lo fa regalandoci un racconto che può essere letto in più chiavi.
C’è l’elemento fantastico, questo angelo del bizzarro che ha comunque in sé qualcosa di comico, di grottesco. E c’è la realtà, che invece fa vedere le cose sotto una luce differente.
C’è la stravaganza, come ha scritto Poe nel sottotitolo. Ogni avvenimento è una sorta di eccesso, di esasperazione della realtà per sottolineare ciò che l’alcol può fare.
- Titolo originale: The Angel of the Odd. An Extravaganza
- Prima pubblicazione: ottobre 1844 sul Columbian Lady’s and Gentleman’s Magazine
L’angelo del bizzarro. Stravaganza come storia probabile
Sì, e questo ci appare chiaro alla fine della storia. Abile Poe ad aver strutturato questo racconto ponendolo dapprima come una vicenda impossibile, ma spostando poi la luce su ciò che realmente è accaduto.
Allucinazione narrativa…