Le Duc De L’Omelette – Recensione

Una storia particolare, questa del Duca De L’Omelette. Il tema della morte, così caro a Poe, viene affrontato in maniera più distaccata, ironica.

Possiamo dividere la storia in tre parti. Un’introduzione, in cui apprendiamo della morte del Duca, una parte centrale, in cui il Duca si ritrova a affrontare il Diavolo, e un’ultima, in cui i due giocano a carte.

E’ la sfida il tema di questa breve storia. Una sfida che vede defunto e diavolo uno contro l’altro, un gioco in cui il Duca, se perde, sarà doppiamente perduto, doppiamente dannato.

E ancora troviamo i temi a cui Poe era affezionato. Non solo la morte, ma il gioco stesso inteso come ultima possibilità, come rischio, come modus per arginare il destino, un destino già tracciato.

E Duca e Diavolo giocano. Una carta dopo l’altra. Una coincidenza, questa? Il Duca che gioca la sua ultima carta per salvarsi? Una donna e un Re vengono scartati. E in quelle carte viene decretata la fine.

  • Titolo originale: Le Duc De L’Omelette
  • Prima pubblicazione: 3 marzo 1832 Saturday Courier

Le Duc De L’Omelette come storia probabile

Questo breve racconto, ironico, ha un unico elemento che potrebbe elevarlo alla categoria delle storie del soprannaturale: la presenza del diavolo. Il diavolo in persona.

C’è perfino la descrizione di una sorta di inferno, in cui si risveglia il protagonista, convinto di essere da tutt’altra parte.

Sì, il Duca muore per risvegliarsi davanti al diavolo, con cui gioca a carte, per riscattare la sua vita o perdere, ed essere dannato doppiamente. Ma è davvero morto? O è forse, dalle descrizioni vaghe del narratore, soltanto un brutto sogno?

La stessa morte del Duca viene descritta in maniera quasi misteriosa, anche se Poe usa i termini “perished” e “expired”.

Le Duc De L’Omelette potrebbe essere una storia probabile.

Informazioni su Daniele Imperi 643 Articoli
Scrivo testi per il web e correggo bozze di manoscritti. Scrivo anche sul mio blog «Penna blu» e sull’aerosito ufficiale di F.T. Marinetti.

1 Commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*