Il pozzo e il pendolo – Recensione

Forse una delle storie più conosciute di Poe, Il pozzo e il pendolo racchiude nel suo titolo tutta l’agonia che il maestro è riuscito a infondergli. Una sorta di frase enigmatica che si svela a poco a poco durante la lettura.

Storicamente siamo verso la fine del XVIII secolo o all’inizio del XIX, poiché viene menzionato il generale Lasalle, vissuto fra il 1755 e il 1809. L’inquisizione spagnola, infatti, è terminata all’inizio del XIX secolo.

Il racconto è in prima persona, il narratore è il prigioniero, che descrive le interminabili ore della sua agonia durante l’incarcerazione nelle segrete.

Forse uno dei più bei racconti di Poe, costruito con maestria e calcolo.

Lo scopo di Poe era quello di infondere terrore e paura nel lettore, attraverso l’ansietà del protagonista, che vive i momenti della sua prigionia in una continua attesa della morte, senza talvolta poter dare un nome a essa.

E’ quindi la lentezza il segreto e il fulcro della storia. La morte deve avvenire lentamente, non può dare scampo al condannato con la rapidità di una fine misericordiosa.

Tuttavia è il protagonista stesso che racconta, è il condannato che narra, ma ciò non pregiudica l’effetto, forse lo amplifica, poiché chi meglio di lui può davvero descrivere la sua agonia e le sue sofferenze?

  • Titolo originale: The Pit and The Pendulum
  • Prima pubblicazione: 1842 sul The Gift: a Christmas and New Year’s Present for 1843

Il pozzo e il pendolo come storia probabile

Storicamente attendibile, non contiene elementi del soprannaturale né azioni che la rendano surreale o impossibile.

E’ da leggere come un pezzo di storia, come un inno alla libertà, come un’accusa al male di quel periodo oscuro.

Leggi Il pozzo e il pendolo sul blog.

Informazioni su Daniele Imperi 643 Articoli
Scrivo testi per il web e correggo bozze di manoscritti. Scrivo anche sul mio blog «Penna blu» e sull’aerosito ufficiale di F.T. Marinetti.

5 Commenti

  1. letto, sembra di partecipare all’ esperienza del condannato, la storia è dosata come la tortura della “goccia”, il condannato viene poi graziato, ma è tremendo partecipare alla sua agonia. da vedere il film di Dario Argento, due occhi diabolici, e il pozzo e il pendolo, di Stuart Gordon, con Lance Enriksen nel ruolo di Torquemada

  2. Ricordo ancora la prima volta che l’ho letto…ho passato una mezz’ora sulle spine!Maestria narrativa senza pari,con la conclusione rapida che ti lascia con il fiato mozzo in gola..

  3. Un film memorabile “Il pozzo e il pendolo”diretto da Roger Corman e merite-
    rebbe una recensione cinematografica. Se poi qualcuno mi saprà dire come
    poterlo acquistare-anche in lingua originale con sottotitoli in italiano-gli sarò
    molto grato.
    POZZO E IL PENDOLO (IL)
    The Pit and the Pendulum, USA 1961,durata: 91′
    Regia: Roger Corman
    Cast: Vincent Price,Luana Anders,John Kerr,Barbara Steele
    Scritto da Richard Matheson dall’omonimo racconto di Edgar A,Poe
    musiche di Les Baker prodotto da Roger Corman in VistaVision color by Pathè
    Diretto (magistralmente) da Roger Corman-Distribuzione American Pictures
    United Artists-
    Da non confondere con l’altro “Il pozzo e il pendolo”,pessima versione diretta
    da Stuart Gordon (“Re-animator”,Usa 1986)un pasticcio girato interamente in
    Italia che se Poe l’avesse visionato avrebbe gettato nel pozzo il regista e ta-
    gliato con la lama del pendolo la pellicola.

  4. SECONDO ME QUESTO RACCONTO è FATTO, COSTRUITO IN MANIERA ASSAI DILIGENTE SEGUENDO TUTTE LE RISPETTIVE DEL TESTO HORROR CON MOLTO CLIMAX E CON MOLTISSIMA SUSPANSE

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