A W. D. Howells, New York:
STORMFIELD, REDDING, CONN.,
18 gennaio 1909
CARO HOWELLS, – devo scriverti due righe, pigro come sono, per dirti come il tuo articolo su Poe mi abbia fatto piacere; e per dirti quanto io sia sostanzialmente d’accordo con ciò che affermi sulla sua letteratura. Per me la sua prosa è illeggibile- come quella di Jane Austen. No, c’è una differenza, io posso leggere la sua prosa a pagamento, ma non quella di Jane. Jane è completamente impossibile. Sembra un vero peccato che le permisero di morire di morte naturale.
Un’altra cosa: tu ammetti che Dio e le circostanze si siano accaniti contro Poe, ma ammetti anche che egli si sia accanito contro se stesso- una cosa che non poteva fare e non fece.
È bello quassù, ora. Mi auguro che tu possa venire.
Sempre tuo,
MARK
Mistificazione,per dirla con il linguaggio “impossibile” di Poe…Lettera da vecchia comare,permettetemi.Comunque auguro al caro Twain che se la sia almeno spassata al Campo di Tempesta 😉