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L’«Alexander’s Weekly Messenger» fu fondato da Charles W. Alexander (1796-1866), che cessò le pubblicazioni del «Salmagundi, and News of the Day» con il numero del 28 dicembre 1836 per lanciare la sua nuova avventura il 4 gennaio 1837.
Charles W. Alexander è stato uno dei più prolifici editori di giornali di Filadelfia. Studiò come tipografo al «Poulson’s Daily Advertiser» e si unì a Samuel C. Atkinson per fondare il «Saturday Evening Post» il 4 agosto 1821.
La carriera di Poe come risolutore di crittogrammi iniziò durante la sua collaborazione con l’«Alexander’s Weekly Messenger» di Filadelfia, dal dicembre 1839 al maggio 1840. Durante questo periodo Poe sostenne di aver risolto senza fallo tutti i messaggi cifrati che gli erano stati sottoposti, ma non esistono documenti che ne possano comprovare la veridicità.
Storia dell’«Alexander’s Weekly Messenger»
Sulla storia dell’«Alexander’s Weekly Messenger» non si sa quasi nulla. Fu un settimanale che iniziò le sue pubblicazioni nel 1838 e le terminò il 7 novembre 1848, quando divenne «Family Messenger and National Gleaner», sotto il controllo di Samuel D. Patterson.
Gli unici collegamenti storici con il giornale riguardano la collaborazione di Poe e i suoi articoli sulla crittografia.
Le copie esistenti dei numeri del giornale sono molto rare. Probabilmente esiste un’unica copia del giornale del 29 aprile 1840 vol. IV, n. 18. Susan Jaffe Tane possiede una serie di numeri dal 10 giugno 1839 al 6 maggio 1840, che contengono del materiale attribuito a Poe.
Cronologia dei nomi del giornale
- «The American Weekly Messenger» (4 gennaio 1837 – 27 dicembre 1838)
- «Alexander’s Weekly Messenger» (3 gennaio 1838 – inizio 1842)
- «Alexander’s Express Messenger» (inizio 1842-30 dicembre 1846)
- «Alexander’s Express Messenger» (6 gennaio 1847 – 7 novembre 1848)
Articoli di Poe sulla crittografia sull’«Alexander’s Weekly Messenger»
In una serie di articoli scritti sia per l’«Alexander’s Weekly Messenger» sia per il «Graham’s Magazine» Poe sfidò i suoi lettori affermando che “l’ingegnosità umana non può inventare una cifra che l’ingegnosità umana non può risolvere”.
I seguenti articoli, tuttavia, sono stati soltanto attribuiti a Poe:
- “Enigmatical and Conundrum-ical”, 18 dicembre 1839
- “Enigmatical”, 15 gennaio 1840
- “Another Poser”, 22 gennaio 1840
- “Yet Another Poser”, 29 gennaio 1840
- “Still Another [Poser]”, 5 febbraio 1840
- “Our Late Puzzles”, 12 febbraio 1840
- “Our Puzzles — Again!”, 19 febbraio 1840
- “More of the Puzzles”, 26 febbraio 1840
- “Our Puzzles Once More”, 26 febbraio 1840
- “More of the Puzzles”, 4 marzo 1840
- “[[Solution to a Cypher]]”, 4 marzo 1840
- “Puzzles Again!”, 11 marzo 1840
- “Puzzles Again!”, 25 marzo 1840
- “Cyphers”, 8 aprile 1840
- “Cyphers Again”, 22 aprile 1840
- “Changing Seats”, 22 aprile 1840
- “Cyphers”, 29 aprile 1840
- “Changing Seats”, 6 maggio 1840
Le opere (certe) di Poe pubblicate sull’«Alexander’s Weekly Messenger»
- “Istinto contro ragione. Una gatta nera” (Instinct vs Reason — A Black Cat), 29 gennaio 1840
- “Cabs”, 1 aprile 1840
Fonti
- Edgar Allan Poe Society of Baltimore, “Alexander’s Weekly Messenger (Philadelphia, PA)”
- Edgar Allan Poe Society of Baltimore, “Edgar Allan Poe’s Writings in the Alexander’s Weekly Messenger”
- WorthPoint Corporation, “Alexander’s Weekly Messenger Newspaper Edgar Allan Poe Cyphers Rare April 1840”
- JSTOR, “What Poe Knew about Cryptography” di W. K. Wimsatt, Jr.
- RoadsideThoughts, “Philadelphia, Pennsylvania, Local Newspapers”
- “The Code for Gold: Edgar Allan Poe and Cryptograph” di Terence Whalen
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