Giornalista, docente di inglese, poeta
Laureata in Letteratura Anglo-americana con una tesi su Poe, L’imagery del maniero, sono giornalista e docente di inglese, nonché poeta: ho pubblicato libri di poesia e articoli di critica letteraria.
Sono direttore responsabile ed editoriale della testata giornalistica culturale «Gothic Network», fondata nel 2008, che si occupa di musica, cinema, arte, teatro e libri.
Appassionata di gotico in tutte le sue espressioni, ha scritto molto sull’argomento e tradotto articoli di Robert Bloch ed altri studiosi del genere.
Come è nata la tua passione per Poe?
La mia passione per Poe è nata grazie ad un racconto, “Il ritratto ovale” (The Oval Portrait), letto alle medie, da lì mi sono comprata tutto e seguivo anche una trasmissione radiofonica notturna dedicata all’argomento.
Perché si continua ancora a leggere Poe?
Poe è raffinatissimo e riesce, con la sua cultura multiforme, a coinvolgere psicologicamente il lettore: lo ipnotizza con le sue parole e la sua capacità di leggere nell’animo umano i lati inconfessabili.
3 opere di Poe che ti sono rimaste impresse
I tre racconti che mi sono rimasti più impressi sono “Ligeia”, “La caduta della Casa degli Usher” e “La maschera della morte rossa”: una discesa nei tormentati abissi della psiche.
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